giovedì 25 marzo 2010

Mina, 70 anni per un mito

Buon Compleanno a Mina! La tigre di Cremona, uno mito della canzone italiana, compie oggi 70 anni. La sua uscita dal palcoscenico risale a trent'anni fa, dopo aver scelto di vivere a Lugano lontana dal frastuono dei Media, ma la sua voce non ci ha mai abbandonato: se l'ultimo concerto risale al 1978, ha continuato ad incidere dischi di altissimo livello, tra incursioni sul web, collaborazioni giornalistiche e partecipazioni speciali negli album di qualche collega.


Mina è imprescindibile dall'immaginario collettivo degli italiani, immediatamente associata al periodo del boom economico di una nazione viva, giovane e dirompente. Negli anni '60 e '70 raggiunse un successo ineguagliabile in ambito nazionale ed internazionale, con i suoi 1.000 brani incisi e 150 milioni di dischi venduti. Oggi, rivediamo con nostalgia le sue esibizioni in televisione: una donna capace di essere allo stesso tempo un icona di emancipazione, femminilità e stile (le minigonne, le acconciature, le sopracciglia depilate) imitata e presa ad esempio da una moltitudine di donne italiane, e allo stesso tempo di serietà, professionalità ed eccellenza.

Per festeggiare la ricorrenza la Rai trasmetterà “Minissima 2010” che andrà in onda lunedì 29 marzo alle ore 21:00, condotto da Paolo Limiti, mentre la Sony ha pubblicato un vinile che raccoglie gli ultimi album della cantante.

Come suggerimento finale lascio lo storico duetto di Mina con Battisti che, personalmente, mi commuove e mi da i brividi ogni volta che lo rivedo. Enjoy!

Mina e Lucio Battisti - Storico Duetto



L.F.

domenica 21 marzo 2010

Lady GaGa, Telephone e la "Grande Cospirazione"

Lady Gaga. Perché parlarne quando lo fanno già tutti in ogni modo, in ogni luogo e in ogni lago (cit.)? Innanzitutto, è stato finalmente trasmesso l'attesissimo nuovo videoclip di “Telephone”, il secondo singolo estratto dall'EP “The Fame Monster” uscito nel novembre 2009, con la partecipazione straordinaria di Beyoncè, che ha ricambiato il favore per la partecipazione di Lady Gaga al video del suo singolo, “Videophone”. L'attesa è stata ampiamente ripagata: il video (che è più un cortometraggio) dura quasi 10 minuti ed è fighissimo, scioccante, citazionista fino all'inverosimile, estetizzato fino al midollo, quasi come un film di Tarantino. La consacrazione di Lady Gaga come iper-icona dei nostri tempi è definitiva, anche se il personaggio è soggetto sempre a commenti borderline: ci è o ci fa? E' o non è la nuova Madonna? E' genio o la solita spazzatura trash? In attesa di risposte definitive ho letto un articolo molto interessante su dove viene fatta una curiosa associazione tra Lady Gaga e gli Illuminati (una società segreta cui certe teorie attribuiscono tutti i mali del mondo, ben conosciuta tra gli appassionati lettori di Dan Brown). Secondo questo articolo il “simbolismo degli Illuminati circonda Lady GaGa e tutta la sua persona (non importa de è parte della costruzione del suo personaggio oppure no) è un omaggio al concetto di controllo mentale, dove la vacuità, l'incoerenza e la vuotezza mentale diventano degli elementi trendy da imitare”. Quali sarebbero questi simboli? Ne cito solo uno, per il resto rimando all'articolo di cui sopra (una diverte traduzione in italiano si può trovare qui:).
Innanzitutto l'occhio onniveggente, l'occhio racchiuso all'interno di un triangolo che sovrasta una piramide: è il simbolo della setta degli Illumati. Basta, però, guardare un paio di foto e di video di Lady GaGa per notare come uno dei suoi gesti tipici sia quello di coprirsi un occhio: se avete pensato che quella era solo un gesto trendy o cool vi sbagliavate di grosso, è “l'evocazione di uno dei simboli occulti più potenti, l'occhio di Horus, l'occhio onniveggente degli Illuminati”.

Come consiglio di fine post lascio il video di Telephone, come mio personale contributo allo svuotamento mentale ad opera di Lady GaGa. Enjoy!



L.F.

martedì 2 marzo 2010

Mediapolitika: tutta un'altra musika

"Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio". (Frank Zappa)

Benvenuti nel primo post del blog di Mediapolitika dedicato alla seconda arte, la musica. Se ne parlerà in maniera irriverente, giovane e plurale, in perfetto stile "mediapolitiko", spaziando dalle ultime novità musicali alle recensioni di concerti, dalla promozione di nuovi artisti ai "consigli per gli ascolti", fino a delle "analisi sociologiche semiserie" dei vari reality talent dedicati alla musica.

Oggigiorno in Italia, come nel mondo, la musica continua a correre su due livelli paralleli che solo ogni tanto si scontrano: la prima è la musica che passa per le grandi case discografiche, le major che hanno definitivamente rinunciato ad ogni velleità artistica per mettersi nelle mani dei maghi del marketing con le loro pop star costruite a tavolino; la moda del momento è di affidarsi alla televisione e anche in Italia X-Factor è riuscito ad imporre "l'effetto talent show" nelle classifiche di vendita dei dischi. Se prima le nuove leve del pop uscivano da Sanremo giovani adesso escono da Amici e da X-Factor e le case discografiche sono ben liete di ingaggiare questi giovani (comunque preparati e talentuosi) che hanno già un nutrito seguito di fans. Pochi sono quelli che rischiano e la colpa principale è dei download illegali di musica via Internet che facendo precipitare nella crisi le major da quasi un decennio a questa parte.

Da tempo, però, il web ha rivoluzionato il mondo di fare, ascoltare e promuovere la musica. I social network hanno permesso a band, che si muovevano solamente nell'underground musicale, di farsi conoscere in tutto il mondo (è il caso degli Arctic Monkeys) e agli utenti di far conoscere altri utenti con cui condividere le proprie passioni (myspace.com e last.fm). Ed è qui che si ritrova la vera sperimentazione artistica (o almeno ci si prova); la differenza è che, se e in Inghilterra un gruppo che nasce indie, come gli Arctic Monkeys o la cantante Amy Winehouse, riescono poi ad ottenere un successo planetario in Italia la musica indie e underground è ancora un mondo a parte che passa per le webradio semisconosciute, case discografiche indipendenti e senza un soldo, concerti sottopagati nei pub. Ma non vorrei dilungarmi, questa è solo un'introduzione. Nel blog, si parlerà di tutto questo e di molto altro ancora. Stay tuned!

Laura Fontana

on air: Roll Over Beethoven - Chuck Berry